martedì 11 giugno 2013

Riflessioni post-esposizione

Sono qui davanti a una tisana che penso a come assemblare i cerchietti per domenica che sarò alla sagra "Sapori del Borgo" a Campoligure.
Ho deciso di farli coi fiori di stoffa, il tempo stringe e ho mille più una cose da fare.


Siamo dietro al progetto Idee in Azione e non è per niente facile mettere d'accordo tante teste creative, solo quando il magazine sarà uscito con il numero estivo possiamo dire di aver fatto (oppure no) un buon lavoro.

Lo scorso weekend ho partecipato al "Tipico Ligure" e si è rivelata una bella festa per tutti, grandi, piccini, giovani e meno giovani e ho avuto modo di parlare con altrettante teste creative sul fatto che di questi tempi bisognerebbe incoraggiare il fatto-a-mano. Notiamo che la gente apprezza sempre di più il pezzo unico, la cosa originale a discapito dei soliti prodotti seriali; ciò che non apprezza invece è il prezzo. 
Certo. Il prezzo. 
Abituati come siamo alla cultura spiccia del 3x2, ci siamo dimenticati del vero valore del lavoro, così, quando una cosa supera i 10 euro dall'altra parte del banco senti un silenzio tombale o più coraggiosi osano dire "eh ma costa troppo" .
Costa troppo, cosa costa troppo? Una borsa di marca fatta completamente di plastica con rifiniture in cuoio può costare troppo, sono d'accordo. Ma quella è giustificata, è di un noto stilista/designer tanto in voga, e poi ce l'hanno tutti!
Appunto. Ce l'hanno tutti. 
Il mio pezzo invece "costa troppo" perchè non ce l'ha nessuno, perchè è fatto a mano con passione, studio, precisione, perchè dietro c'è del tempo a esso dedicato, perchè non è nato dal nulla ma pensato e sperimentato, perchè dietro ci sono ore di lavoro ( ma quelle tralasciamole, se si lavora con passione, solitamente il tempo passa e il conteggio delle ore diventa obsoleto).
I miei pezzi non costano troppo, ma troppo poco per quello che possono valere. Non sono fatti di metalli e pietre preziose, è un semplice gomitolo di cotone trasformato in un qualcosa di unico nel suo genere... eccolo lì,  il suo valore.

Detto questo,venerdi e sabato, ho avuto modo di confrontarmi con tre belle teste creative, e le ringrazio per tutte le chiacchiere costruttive e non, che abbiamo fatto:

- Elisa di Parpaja, mia compagna di viaggiomercato,  con i suoi abiti per piccole e grandi donne, disegnati e cuciti con amore


- Mae di Cartessenza, famosissssssima, e finalmente l'ho conosciuta! Una gran bella persona! E che dire dei suoi componenti in carta riciclata? Super!


- La "piccola", giovanissima Ilenia di BAUM  ( Ile, perdonami se non ti ho salutata Sabato sera!!! :(( ) : è un piccolo talento! Bellissima la sua storia e bellissime le sue creazioni che rasentano la perfezione nelle rifiniture!  Brava, brava e brava!!!

Grazie, grazie a tutte perchè confrontarsi, al giorno d'oggi, non è facile come sembra..... e ci sono sempre cose nuove da imparare!

Un grazie anche all'organizzatore, Ale, per la riuscita della festa, anche se sto ancora aspettando la maglietta! :P



POST IT:

Domenica 16 giugno  -------->  Sapori nel Borgo  a Campoligure (GE)
dividerò il banco con Elisa Parpaja e stiamo preparando tante sorprese!!!








3 commenti:

  1. Sai già cosa penso! Non cambierei una virgola.

    Un basin!

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  2. Ma grazie! E' stato un piacere conoscerti di persona, Verena! sono certa ci incontreremo di nuovo presto :)
    In bocca al lupo a te ed alla Eli per Domenica, un abbraccio!
    Mae

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  3. Verena concordo in pieno con i tuoi pensieri!!!
    Italiani aprite gli occhi e smettetela di sottovalutare il nostro artigianato d'autore!!!

    Bacioni e in bocca al lupo per i tuoi prossimi progetti <3

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